Brownies

Brownies ... semplicemente. Finalmente una ricetta che si chiama cosi' in tutte le lingue!

Sono passati anni che ho fatto il mio ultimo tentativo per trovare il brownie perfetto. In tutto questo tempo sono cresciuta (di peso sicuro) ma anche di esperienza pasticcera ... e  stasera, sfidando la calura dell'anticiclone africano ho riprovato.

Prima di tutto la definizione del "perfetto". Come dovrebbe essere per chiamarlo perfetto. Certo e' questione di gusti come tutto, ma nel nostro caso ci sono alcune caratteristiche che non possono mancare e altre che non ci devono essere.

In primis la consistenza, croccante e lucido fuori ma denso dentro, gli inglesi lo definiscono fudgy oppure chewy, cioe' si deve masticare... non deve essere friabile e diocisalvi MAI asciutto come una qualsiasi torta di cioccolato. Per quanto riguarda l'altezza questa e' variabile dalla dimensione della teglia dove lo cuocete. Certo con la consistenza sopra descritta non potra' mai essere alta ma piuttosto compatta e mediobassa. Personalmente io preferisco bassa e cosi' posso tagliare dei quadratini piu' grandi e piu' attraenti ... perche' per chi non lo sapesse di brownie si puo' mangiare anche l'intera teglia, ma tutto sommato ci da una immensa soddisfazione anche una fetta microscopica se facciamo confronto con altri dolci. Come potrebbe essere altrimenti con la quantita' di cioccolato e burro e uova che ci avvolgono il palato in una carezza celestiale.

Ammetto che ho fatto un po' di giro in rete per qualche trucco del mestiere e ho trovato dei consigli cosi' assurdi che sto ancora sorridendo se ci penso. Qualcuno dall'America, concludendo un ragionamento sui brownies perfetti che vengono con le bustine gia' pronte del supermercato sostiene che il segreto stia nella giusta proporzione tra grassi saturi e insaturi nella ricetta .... ma qualcuno gli ha mai spiegato che un impasto di brownie classico per essere chiamato tale deve essere semplicissimo ed avere solo 5 ingredienti: cioccolato, zucchero, uova, burro e farina ... pertanto il segreto deve essere per forza nel modo in cui amalghiamo questi ingredienti e nel modo in cui lo mettiamo a cuocere assolutamente non nel cambiare la ricetta.
Certo aromi come vaniglia e caffe' oppure il rinforzo di cacao o meglio ancora le noci o pezzetti di cioccolato aggiungono qualcosa di extra ma non cambiano la perfezione dell'impasto base.

Credo di aver capito la mossa piu' importante. Bisogna montare l'uovo con lo zucchero per tantissimo tempo, io con la frusta elettrica ci ho messo quasi 10 minuti. Dobbiamo ottenere una crema molto molto compatta che quando alziamo la frusta la crema non coli ma formi una specie di nastro ininterrotto alto anche 10 cm. In questo modo lo zucchero e' sciolto perfettamente nelle uova che ci garantisce anche un altro aspetto importante, la lucidita' e croccantezza della superficie. E pensate che qualcuno suggeriva di spalmare sopra della meringa per renderlo croccante ... pazzesco!

La mia ricetta di stasera era la seguente:

BROWNIES

Ingredienti:
200 g burro
200 g cioccolato fondente almeno 70%
100 g farina
20 g cacao
4 uova medie
200 g zucchero semolato
2 cucchiai di caffe' in polvere
vaniglia e un pizzico di sale

Si scioglie a bagnomaria il cioccolato con il burro e il caffe' in polvere e si lascia raffreddare.
In un altra ciotola si montano le uova con lo zucchero come descritto sopra e poi con molta delicatezza con una spatola si unisce al cioccolato raffreddato.
Si mescola la farina con il cacao, vaniglia e sale in un setaccio e si setaccia dentro la crema tutto amalgamando lentamente ma senza esagerare. Appena vedete che non c'e' piu' polvere "libera" smettete per non smontare il volume delle uova.

Questa dose e' perfetta per una teglia di 25x25cm circa . E' importante la grandezza della teglia, l'impasto crudo dovrebbe essere alto circa due dita per avere poi una cottura ottimale. Cuocetelo a 170 gradi per 25 minuti (oppure 180 gradi per 20 minuti) nella parte bassa del forno. Il tempo di cottura e' importantissimo, non bisogna mai cuocere troppo ma NON e' cuocendo troppo poco che il brownie diventa cremoso, diventa solo un brownie crudo. Non deve colare dentro, ricordate, si deve masticare.
Si lascia intiepidire nella teglia prima di tagliare, il dolce si assesta durante questo tempo e arriva alla sua consistenza ideale.

Servitelo tiepido con il gelato alla panna oppure anche freddo (se avanza) a colazione o merenda o per quando avete voglia semplicemente di coccole.

Infine un grazie speciale a Tessa per il suo Ultimate Brownie Guide, da dove ho preso in prestito la foto di stasera fino alla prossima preparazione. Ed ho scoperto che anche Tessa concorda con me che questa versione e' quella perfetta :)

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