Frittelline ai fiori d'acacia - Akácvirágos palacsinta - Robinia flower pancakes

Primavera, stagione di fiori. Avete mai provato andare oltre l'annusamento e provare a mangiarli? Vi stupireste quanti di loro sono commestibili e non solo deliziosi di profumo ma anche delicati al palato. Il fiore d'acacia si presta a meraviglia per qualsiasi ricetta dolce. Vi confesso che quando ero bambina li mangiavo direttamente dall'albero. Da allora che adoro questo profumo celestiale ma per qualche strano motivo non l'ho mai provati in cucina. I fiori di acacia si friggono up' po' ovunque nel mondo ma io ho preferito tentare una variante piu' ricca di fiori e non fritta per tanto cosa c'e' di meglio dell'impasto delle crespelle dolci.
Stasera, la passeggiata con le mie cagnone sull'argine dell'Arno era contornata da alberelli di acacia pieni zeppi di fiore e non ho potuto resistere. Allora ho raccolto una manciata (circa una ventina di grappoli) e preparati al volo.

Frittelline ai fiori d'acacia - Akácvirágos palacsinta - Robinia flower pancakes


Ingredienti
20 grappoli di fiori d'acacia
1 uovo
latte e farina, zucchero e vaniglia qb

L'impasto e' quello delle pankace americano o crêpe francese o palacsinta ungherese. Bisogna ottenere un impasto consistente ma non troppo denso con uova, zucchero, farina, latte e vaniglia.
Si sgranano i grappoli dei fiori in modo da mettere nell'impasto solo i fiorellini senza il gambo coriaceo. Si mescola bene bene per far impastare tutti i fiori ed infine si cuociono in piccoli mucchi su una piastra bollente (come le crêpes) a fuoco vivace su entrambi i lati.

Si servono caldi cosparsi con zucchero a velo.

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