Cubonegro - Néger kocka
Ultimamente la memoria mi fa degli scherzi da prete. Non so se e' la vecchiaia oppure chissa' quale processo spirituale sto passando, fatto sta che mi vengono in mente ricordi di profumi e sapori che mi sono scordata da almeno 30 anni.
Uno di questi e' questa ricetta della mia gioventu' ... in quei tempi si preparava solo a casa, ma ora l'ho ritrovato anche sul sito di qualche pasticceria. In ogni caso e' molto semplice, non c'e' bisogno di cercare una pasticceria ungherese per assaggiarlo.
E per quanto si dica che la pasticceria e' chimica ... beh, io l'ho improvvisata completamente le proporzioni stasera, con la giusta cognizione ... ed e' venuta benissimo. D'altronde se in un laboratorio di chimica non si sperimentasse non avremmo mai avuto le scoperte migliori.
Cubonegro - Néger kocka
Ingredienti (di stasera):
per la pasta
10 tuorli di uova piccoli
250 g zucchero
75 g cacao amaro
200 g margarina di soia
300 ml latte di soia
300 g farina
1 sacchetto lievito per dolci
per la meringa
10 albumi d'uovo piccoli
200 g zucchero a velo
succo di mezzo limone
vanilia in polvere
per la copertura
100 g cioccolato fondente
50 g burro
Si amalgamo tutti gli ingredienti dell'impasto con un frustino e quando e' pronto si versa tutto in una teglia
quadrata e si cuoce per una ventina di minuti nel forno a 200 gradi.
Mentre cuoce mettiamo un pentolino sul fuoco con un dito d'acqua e a bagnomaria montiamo a neve gli albumi
con lo zucchero, vaniglia e succo di limone. C'e' da lavorare per una decina di minuti per cuocere letteralmente
la meringa.
Una volta pronta raffreddata la pasta si spalma sopra l'abbondante meringa e si copre tutto con la glassa di
cioccolato (semplicemente sciolto il cioccolato fondente con il burro).
Si raffredda in frigorifero prima di tagliare a cubi pressoche' regolari ... da qui il nome.
Io da bambina l'adoravo ... mi auguro che piaccia anche a voi.
Uno di questi e' questa ricetta della mia gioventu' ... in quei tempi si preparava solo a casa, ma ora l'ho ritrovato anche sul sito di qualche pasticceria. In ogni caso e' molto semplice, non c'e' bisogno di cercare una pasticceria ungherese per assaggiarlo.
E per quanto si dica che la pasticceria e' chimica ... beh, io l'ho improvvisata completamente le proporzioni stasera, con la giusta cognizione ... ed e' venuta benissimo. D'altronde se in un laboratorio di chimica non si sperimentasse non avremmo mai avuto le scoperte migliori.
Ingredienti (di stasera):
per la pasta
10 tuorli di uova piccoli
250 g zucchero
75 g cacao amaro
200 g margarina di soia
300 ml latte di soia
300 g farina
1 sacchetto lievito per dolci
per la meringa
10 albumi d'uovo piccoli
200 g zucchero a velo
succo di mezzo limone
vanilia in polvere
per la copertura
100 g cioccolato fondente
50 g burro
Si amalgamo tutti gli ingredienti dell'impasto con un frustino e quando e' pronto si versa tutto in una teglia
quadrata e si cuoce per una ventina di minuti nel forno a 200 gradi.
Mentre cuoce mettiamo un pentolino sul fuoco con un dito d'acqua e a bagnomaria montiamo a neve gli albumi
con lo zucchero, vaniglia e succo di limone. C'e' da lavorare per una decina di minuti per cuocere letteralmente
la meringa.
Una volta pronta raffreddata la pasta si spalma sopra l'abbondante meringa e si copre tutto con la glassa di
cioccolato (semplicemente sciolto il cioccolato fondente con il burro).
Si raffredda in frigorifero prima di tagliare a cubi pressoche' regolari ... da qui il nome.
Io da bambina l'adoravo ... mi auguro che piaccia anche a voi.
Ma che meraviglia!!!E ti comunico che ho appena trovato la tua ricetta dei pop corn chicken che al mio ragazzo piacciono tantissimo e stasera glieli farò subito!!!Grazie complimenti per il blog!
RispondiEliminaGrazie Marcella, e' sempre bello ricevere un feedback. Quando sono positivi ancora meglio. Fammi sapere per il popcorn chicken, pare che vengono bene solo con una particolare impanatura giapponese ... ma secondo me si puo' avere qualcosa di accettabile anche con il pane italiano.
RispondiEliminaSe non ti dispiace segnati tra i membri, mi farebbe piacere.
Un abbraccio
Kat