"Frittata" di ceci al cavolo nero e porri

Vi dicevo l'altra sera che non mi e' venuta bene la farinata di ceci nel forno perche' si e' asciugato troppo. Quando mi capitano queste cose di solito cambio metodo di cottura (ahime' il forno per ora e' sempre lo stesso quindi non posso fare altrimenti), infatti ho riprovato in padella ed e' venuta BENISSIMO!!!!
La ricetta base e' sempre di Rita, la mia maestra di cucina macrobiotica, ma per mio carattere ho dovuto fare delle piccole modifiche che stavolta credo che hanno aggiunto un tocco in piu' al sapore, anche se forse hanno tolto un po' di equilibrio macrobiotico.
Devo dire che credo che la buona riuscita del piatto sia dovuto non solo alla mia bravura ma la eccezionale qualita' della farina di ceci di Rosario Floriddia. Stamani abbiamo fatto visita alla sua azienda agricola bio, dove oltre i 300 ettari di coltivazioni biologiche c'e'anche un mulino a pietra, pastificio e spaccio ... un paradiso insomma. Naturalmente abbiamo fatto scorta di ogni ben di dio, ma credo che comunque ci torneremo presto.

"Frittata" di ceci al cavolo nero e porri

Ingredienti
per la pastella
1 tazza di farina di ceci Floriddia
1 cucchiaio di lievito cremor tartaro
sale grosso qb, 1 cucchiaio olio evo, acqua qb

10 foglie cavolo nero
1 gambo di porro grosso
1 manciata di pinoli bio
olio evo qb

Per iniziare si impasta la farina con gli altri ingredienti e la quantita' giusta d'acqua per avere una pastella densa ma non troppo (tipo crepes). Si mette a riposare mentre si fa rosolare a fuoco medio le striscioline di cavolo nero e i porri affettati con un pizzico di sale (cosi' non si bruciano). Quando le verdure sono ben dorate e cotte si versa sopra la pastella e si copre la padella con un coperchio. Si continua la cottura per una decina di minuti a fuoco basso. Vedrete che tutto si gonfia e sotto prendera' un bel colorito mentre sopra rimane chiaro. Con una paletta di legno si stacca con cautela la frittata dalla padella e si gira dall'altra parte (io lo faccio tagliandola in 4 parti, e' piu' semplice) e si spenge il fuoco. Un alto minuto o due sotto il coperchio ancora per riposare e si puo' servire.

Era davvero squisita oggi, e' rimasta cremosa dentro, croccante fuori, si sentiva ogni tanto qualche pinolo tostato e qualche granella di sale grosso ... un perfetto equilibrio di sapori.

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