Tökösmákos rétes - Strudel di zucca e papavero
E ora conoscerete la mia vena polemica perché vi parlerò dello strudel. Capisco che nel tempo è stato adattato ai luoghi cambiando completamente forma ma lo strudel è nato nel Regno d' Ungheria durante l'occupazione turca, usando la pasta fillo del baklava con i ripieni del luogo (tradizionalmente mele, ricotta, papavero, ciliege... ma anche verdure oppure carni varie). Pertanto mi spiace ma lo strudel noto con questo nome ma che viene cotta in una pasta diversa (sfoglia, frolla o quant'altro) non è strudel. È un ottimo dolce ripieno ma non ha nulla che vedere con lo studel originale che appunto ha una pasta sottilissima che serve quasi solo per dar forma al ripieno non per sfamare.
Infatti se volete mangiare lo strudel in Ungheria, oppure per chiarezza chiamiamolo con il suo nome ungherese rétes ('retesc), raramente vi basterà una fetta, anzi potrete tranquillamente assaggiare anche 4-5 gusti diversi senza saziarvi.
E se volete criticarmi per la polemica vi vorrei ricordare che la pizza che mangiate in altri paesi non è quasi mai la pizza come si conosce in Italia. E pertanto per quando possa essere buona resta comunque un' altra cosa e secondo me dovrebbe chiamarsi con un altro nome.
Detto questo mi sento meglio e vi posso raccontare di questo rétes un po' particolare ma credo che piacerà a tanti, nonostante l'aspetto strano per via del colore del papavero.
Ho aggiunto anche un tocco natalizio con la speziatura e la scorza di arancia.
Strudel alla zucca e papavero - Tökösmákos rétes
Ingredienti
500 g polpa di zucca delica
200 g semi di papavero macinato con circa 30 g di zucchero
1 rotolo di pasta fillo
30 g uvetta (se vi piace)
1 uovo, olio di semi, zenzero macinato, latte qb
Si porta ad ebollizione il papavero macinato con lo zucchero, con l'uvetta, il latte, la scorza di arancia e un cucchiaino di zenzero macinato. L'attrezzo piu' adatto per macinare il papavero e' il macinacaffe' ma mi raccomando macinatelo SEMPRE con l'aggiunta di zucchero altrimenti l'olio contenuto fara' inceppare il macinino. Se viene un impasto troppo asciutto aggiungere ancora latte, finché non si ottiene un ripieno compatto ma cremoso. Si incorpora poi la zucca gia' cotta nel forno e ridotta in uno stato di purea.
Si srotola la pasta fillo, si spalma con un filo di olio per mantenerlo morbido. Bisogna maneggiarlo velocemente altrimenti si asciuga e si spezza. Dovrebbero sovrapporsi diversi strati, se ritenete che sia troppo sottile metteteci sopra un altro strato. Si modella al centro il ripieno su tutta la lunghezza per circa un terzo della larghezza della pasta e si arrotola delicatamente, formando un tronchetto.
Chiudete bene il fondo. Per agevolare l'incollaggio dei lembi inumiditeli con un po di acqua.
Si spalma sopra un uovo sbattuto per darli lucidità e aiutare la doratura.
Si inforna a 180 gradi per circa 25 minuti finché la pasta non diventa dorata uniforme ma non troppo scura.
Si lascia diventare tiepida prima di cospargerlo con lo zucchero a velo e servire.
Nella prossima ricetta vi perlero' dell studel di mele.
Infatti se volete mangiare lo strudel in Ungheria, oppure per chiarezza chiamiamolo con il suo nome ungherese rétes ('retesc), raramente vi basterà una fetta, anzi potrete tranquillamente assaggiare anche 4-5 gusti diversi senza saziarvi.
E se volete criticarmi per la polemica vi vorrei ricordare che la pizza che mangiate in altri paesi non è quasi mai la pizza come si conosce in Italia. E pertanto per quando possa essere buona resta comunque un' altra cosa e secondo me dovrebbe chiamarsi con un altro nome.
Detto questo mi sento meglio e vi posso raccontare di questo rétes un po' particolare ma credo che piacerà a tanti, nonostante l'aspetto strano per via del colore del papavero.
Ho aggiunto anche un tocco natalizio con la speziatura e la scorza di arancia.
Strudel alla zucca e papavero - Tökösmákos rétes
Ingredienti
500 g polpa di zucca delica
200 g semi di papavero macinato con circa 30 g di zucchero
1 rotolo di pasta fillo
30 g uvetta (se vi piace)
1 uovo, olio di semi, zenzero macinato, latte qb
Si porta ad ebollizione il papavero macinato con lo zucchero, con l'uvetta, il latte, la scorza di arancia e un cucchiaino di zenzero macinato. L'attrezzo piu' adatto per macinare il papavero e' il macinacaffe' ma mi raccomando macinatelo SEMPRE con l'aggiunta di zucchero altrimenti l'olio contenuto fara' inceppare il macinino. Se viene un impasto troppo asciutto aggiungere ancora latte, finché non si ottiene un ripieno compatto ma cremoso. Si incorpora poi la zucca gia' cotta nel forno e ridotta in uno stato di purea.
Si srotola la pasta fillo, si spalma con un filo di olio per mantenerlo morbido. Bisogna maneggiarlo velocemente altrimenti si asciuga e si spezza. Dovrebbero sovrapporsi diversi strati, se ritenete che sia troppo sottile metteteci sopra un altro strato. Si modella al centro il ripieno su tutta la lunghezza per circa un terzo della larghezza della pasta e si arrotola delicatamente, formando un tronchetto.
Chiudete bene il fondo. Per agevolare l'incollaggio dei lembi inumiditeli con un po di acqua.
Si spalma sopra un uovo sbattuto per darli lucidità e aiutare la doratura.
Si inforna a 180 gradi per circa 25 minuti finché la pasta non diventa dorata uniforme ma non troppo scura.
Si lascia diventare tiepida prima di cospargerlo con lo zucchero a velo e servire.
Nella prossima ricetta vi perlero' dell studel di mele.
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