I segreti del pane fatto in casa


Non so quanti di voi si sono mai cimentati di fare il pane in casa. Credo che tutti quelli che si dilettono in cucina prima o poi cedono alla tentazione ... e abbandonano dopo svariati tentativi malriusciti.
Bene, io sono una di voi. Per quanto mi piaccia il pane fatto in casa e mi intriga poter fare i varianti a mio piacimento non sono mai riuscita creare nulla che potesse solo vagamente ricordare al pane, ne' di aspetto e ne' tantomeno di gusto.

Questo fino a qualche giorno fa quando con un colpo di fortuna ho trovate la ricetta per un PANE PERFETTO senza impastare. A primo impatto ho lasciato perdere ma la foto che accompagnava la ricetta era cosi' invitante che non potevo non provarlo. Ho fatto il primo tentativo che come risultato ha avuto un pane buono da mangiare ma orribile da vedere. Ma mi domando io, chi si prende la briga di pubblicare sui blog perche' non e' abbastanza onesto di dare indicazioni giuste e non dimenticare dettagli importanti per la buona riuscita? Chi vuole custodire gelosamente la propria sapienza farebbe meglio scrivere un diario privato che un blog. A me personalmente al di la' della soddisfazione personale la cosa piu' appagante quando sento qualcuno dei miei amici che mi raccontano che la ricetta e' venuta bene ed e' piaciuta.

Stavolta non mi sono lasciata scoraggiare dal tentativo semiriuscito e ho iniziato approfondire l'argomento un po' piu' seriamente.
Ma come e' possibile fare del pane buono SENZA impastare? Ma il segreto non era l'olio di gomito delle nostre nonne? Non stava nell'usare la pasta madre invece del lievito? Non stava nel forno cosi' caldo che i nostri forni casalinghi non riescono raggiungere?

Bene, non ci crederete, come non ci sono creduta nemmeno io finche' non l'ho provato, che tutto questo forse sara' importante ma si puo' fare del pane buono in casa anche in altri modi rispettando alcuni accorgimenti che nessuno ha mai avuto il coraggio di scrivere. Le info bisogna raccogliere qua e la come briciole e poi cercare di mettere insieme il quadro.

Ci sono fior dei siti che parlano della scienza della panificazione, molto interessante, ma credo che non bisogna diventare degli scienziati per poter essere dei buoni fornai di casa.

Vorrei condividere quindi con voi il mio primo tentativo, frutto di una mia personale raccolta di informazioni che messe insieme hanno portato un successo inatteso, un vero pane, che sembra un pane, che ha la crosta croccante e la mollica perfettamente lievitata e fragrante e che anche il giorno dopo e' ancora morbido e saporito. Eccovi le foto, giudicate voi. Non sara' il pane piu' bello del mondo ma per me e' stata una grande conquista :o)


Allora questa e' la variante del pane pigro, cioe' senza impastare. Come e' possibile? Perche' e' cosi' morbido l'impasto che non riuscirete mai lavorarlo con le mani, si deve solo mescolare bene gli ingredienti con un cucchiaio di legno e lasciare lievitare il tutto ben coperto.

Pane pigro fatto in casa

Ingredienti:
3 tazze di farina (io ho usato 2 tazze bianca e 1 integrale in questo caso)
1,5 tazza di acqua (in questo caso 2 visto che la farina integrale assorbe piu' acqua)
1/3 cucchiaino (non e' un errore, un terzo cucchiaino da the) di lievito di birra disidratato, un quinto di quello che ti consigliano normalmente
1,5 cucchiaino sale

Un altro segreto che ho scoperto, contrariamente al pensiero comune, il pane piu' buono non si ottiene con l'aggiunta di MOLTO lievito bensi' con POCHISSIMO lievito e LUNGHISSIMA lievitazione. Nel mio caso questo pane ho impastato domenica sera alle 10, ho rigirato lunedi' mattina verso mezzogiorno e ho messo in teglia e cotto in forno alle 5 del pomeriggio. Quasi 20 ore di lievitazione. Normalmente per un pane bianco bastano anche 12 (cioe' impasti la sera per farlo al mattino o vice versa), ma in questo caso ho usato anche della farina integrale e cosi' ho prolungato al massimo la fermentazione visto che il tempo non mi mancava.

Un altro aspetto importante e' il forno. Io ho un forno elettrico normalissimo da pochi soldi, quindi ho dovuto ingegnarmi per farlo "diventare" un forno a vapore, perche' l'umidita', all'inizio della cottura e' essenziale. Fa lievitare bene il pane, fa uscire l'umidita' dall'interno e fa diventare croccante e lucida la crosta. L'aggiunta di un po' d'acqua in una teglia in fondo al forno che e' evaporato a meta' cottura e' stato sufficiente.

Una terza cosa e' la temperatura di cottura. Dimenticate di scaldare il forno a 250 gradi, per una pagnotta da mezzo chilo sono piu' che sufficienti 200-210 gradi, altrimenti fuori si brucia e dentro rimane ancora crudo. Se fate panini piu' piccoli invece aumentate la temperatura un po' e riducete i tempi di cottura. Per la pagnotta bastano circa 30 minuti, ma controllate il colore per essere certi.
Come vedete io ho usato una teglia da torta, visto che l'impasto era molto morbido. L'ho imburrata e infarinata ma pare che non dovrebbe attaccarsi, vedo se provo la prossima volta.

Raffreddatelo su una grata per lasciare uscire l'umidita' bene anche dalla crosta sotto.

Cosa c 'e' di piu' buono che una fetta di pane appena sfornato con un velo di burro salato spalmato sopra.


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