Crespelle "italiane"
E cosa farne invece della pasta al forno oppure dei tortellini. La soluzione più semplice è quella delle supplì, tritandoli bene, formando delle polpettine che dopo averli impanati si friggono. Ma io invece vi insegnerei una ricetta che è il MUST del riciclo in Ungheria. Non proprio per i piatti di pasta, piuttosto la carne in umido, ma credo che potrebbe essere molto apprezzato anche come nuova veste per delle lasagne oppure pasta o tortellini al ragù.
La palacsinta (si pronuncia palacinta) è il nome ungherese delle crespelle, si mangia sia con ripieno dolce che salato. In questo caso ovviamente vi propongo una versione salata, che ho battezzato palacsinta italiana visto che il ripieno viene fatta con la pasta che è tipicamente italiana.
Olasz Palacsinta – crespelle “italiane”
Ingredienti per 12 crespelle (x 6 persone):
400 g farina
3 uova intere
600 ml latte
400 ml acqua gassata
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai olio
Ingredienti per il ripieno:
500 g lasagne, tortelli o pasta al ragù avanzata
panna acida o mozzarella a dadini
Si prepara l’impasto delle crespelle mescolando bene con una frusta prima la farina, sale e le uova aggiungendo poi tutti i liquidi poco alla volta per non formare grumi. L’impasto subito sarà molto liquido, non preoccupatevi, dopo una mezzoretta di riposo si addenserà parecchio.
Nel frattempo si frulla la pasta avanzata ottenendo una crema più o meno omogenea, a piacimento. Se fosse troppo asciutta si aiuta con l’aggiunta di panna acida quanto basta. Importante che la crema sia morbida, non liquida ma nemmeno troppo compatta. In mancanza di panna acida potreste metterci della mozzarella a dadini che però darà la giusta morbidezza solo dopo averla scaldata.
Vorrei dare un po’ di indicazioni per la frittura delle crespelle per chi non l’avesse mai fatte. Prima di tutto la padella. Non necessariamente deve essere quella da crespelle, ma importante è che il fondo sia perfettamente piatto senza avvallamenti, e di un diametro di circa 25 cm. Prima di versare l’impasto bisogna ungerlo d’olio (anche quelle antiaderenti) con un pennellino perché l’olio non deve essere troppo, ma senza si attaccherà tutto. Questa operazione è da ripetere prima di ogni crespella.
Per le dosi aiutatevi con un mestolino grande da zuppa, una mestolata quasi piena in genere è la dose giusta ma fate le misure con i primi pezzi.
Versate l’impasto nella padella ben calda muovendola in cerchio con l’intento di distribuire l’impasto uniformemente sul fondo senza lasciare buchi. Deve coprire tutta la padella rimanendo però sottile. Abbassate la fiamma a metà, cuocetela per una trentina di secondi (controllate con una forchetta alzando il bordo che sia ben dorato) e giratela con l’aiuto di una forchetta o meglio ancora dando un colpo alla padella simile a quello che fanno gli chef quando girano il cibo. Non deve volare in alto come nei cartoni animati, solo la distanza necessaria per poter fare un salto completo a 180 gradi. Il secondo lato si cuoce più veloce una 15ina di secondi dovrebbero bastare.
Mi rendo conto che le prime volte è una impresa ardua, ma con l’esercizio vi assicuro diventerete bravissimi. Nelle quantità ho già calcolato anche qualche pezzo che vi verrà male.
Impilate le crespelle una sopra l’altra finché non avete finito friggerle tutte.
Cominciate con la farcitura, prendendo una cucchiaiata della crema che spargete uniformemente sulla prima crespella, lasciando libero un centimetro circa dai bordi. Si piega in due e poi in due ancora, ottenendo un triangolo. Si prosegue con tutte le crespelle che si posizionano piegate man mano in una teglia da forno, un po’ sfasate. Versate sopra un po’ di panna acida e del formaggio grattugiato e infornatele a 200 gradi per 10 minuti, giusto per scaldarle bene.
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