Eat local - riflessioni sulla filiera corta

Sempre piu' persone sono alla ricerca del cibo biologico, di produzione locale, direttamente dal produttore ma almeno qui in Toscana, devo ancora vedere i ristoranti, osterie per non parlare di fast food che abbiano dichiarato la filosofia di utilizzare solo prodotti locali di filiera corta.

Prendiamo un esempio, a Londra, le catene di fast food si sono trasformate negli ultimi 20 anni. Non e' che non esistono piu' i classi McDonald's, Burger King e KFC ma al posto degli hamburgers e patatine fritte la gente sempre piu' spesso mangia dei sandwich, insalata e beve smoothie. La piu' nota di loro e' il PRET A MANGER http://pretamanger.co.uk/, che personalmente adoro pure io, ma incredibilmente i maestri di marketing del PIEMINISTER http://www.pieminister.co.uk/ sono riusciti a creare un immagine di cibo sano persino ai tradizionali pie inglesi che non sono proprio apprezzatissimi dal nostro palato mediterraneo. Si continua a parlare di fast food ma l'accento si e' spostato sugli ingredienti sani e locali.

Come mai in Italia questa filosofia di filiera corta non e' ancora decollata nella ristorazione? Li cerchiamo nella nostra spesa quotidiana ma non lo troviamo al bar o al ristorante. Eppure di prodotti sani locali pullulano i nostri mercati.
Come mai nessun nostro guru del marketing abbia scelto ancora una simile strategia di  comunicazione?
Io sono convinta che il pubblico e' abbastanza maturo per apprezzarlo.
La nostra grande differenza dagli inglesi e' che il nostro cibo e' molto piu' sano e buono gia' in partenza, ma questo non credo che influenzera' la sempre piu' intensa ricerca dell'ecosostenibilita'.
Noi non siamo (ancora) popolo del fast food, e' vero, ma i ritmi sempre piu' serrati di lavoro e le pause pranzo ridotte all'osso anche da noi stanno facendo aumentare la richiesta per un cibo veloce e piu' possibile sano ed ecosolidale.
I polli ruspanti, i manzi che pascolano all'aperto, le uova delle galline felici, il miele dei paesaggi ridenti della Toscana fanno venire fame non solo ai turisti ma anche a tutti noi. E se i britannici riescono a parlare di cibo sano in una catena di fast food perche' non dovremmo riuscirci noi? Non fraintendetemi, non sto parlando a favore dei fast food in generale, mi sto solo domandando perche' devo rinunciare al cibo sano quando sono di fretta in giro per l'Italia.

E per concludere, una provocazione. Quanti italiani hanno sentito di parlare di LOCAVORES?

Questa parola e' entrata nel Oxford Americal Dictionary come parola dell'anno nel 2007. Non e' che vi obbligo di imparare l'inglese, ma tenendoci informati su quello che succede nel mondo sicuramente ci aiutera' a vivere un futuro piu' consapevole.

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