Lo scotch

Lo Scotch Whisky è una bevanda alcolica ottenuta dalla distillazione di cereali. Per essere dfinito tale deve avere le seguenti caratteristiche:

1. è stato prodotto in una distilleria della Scozia con acqua ed orzo maltato (con l'unica aggiunta di grani interi di altri cereali) ed è stato

· macerato nella distilleria stessa
· trasformato in un substrato fermentabile solo con sistemi enzimatici endogeni
· fermentato unicamente con l'aggiunta di lieviti;
· distillato ad una gradazione alcolica inferiore al 94,8 %;

2. è stato stagionato in Scozia in botti di quercia di capacità non superiore a 700 litri per un periodo non inferiore a 3 anni;

3. conserva il colore, l'aroma e il sapore derivati dalle materie prime utilizzate e dal metodo di produzione ed invecchiamento;

4. non ha avuto aggiunta di altre sostanze a parte l'acqua e il caramello.
In Scozia è proibita la produzione in Scozia di whisky che non sia Scotch e lo Scotch Whisky Act precisa una gradazione alcolica minima del 40 %/v per i whisky destinati alla vendita.

L’area di produzione è divisa in quattro zone principali:

· Highland (Islands e Speyside)
· Lowland
· Islay
· Campbeltown

Il posizionamento geografico e le materie prime utilizzate caratterizzano in maniera determinante il gusto dei Single Malt.

Highland
I tratti comuni che contraddistinguono il carattere e il sapore dei whisky prodotti in questa zona sono i seguenti. Quelli della zona settentrionale, dalla zona di Inverness alla contea di Wick, sono generalmente morbidi e non eccessivamente torbosi, con sapori dal secco al fruttato, non hanno in genere quel retrogusto salmastro proprio dei Single prodotti in zone spazzate dai venti oceanici della costa occidentale. Nelle highland meridionali, invece, hanno un carattere ancora più morbido e generalmente più leggero: sono infatti simili ai tipici Single “facili” della zona dei Lowlands. La zona occidentale produce whisky assai pastosi e leggermente affumicati. Le Isole Orkney con la caratteristica torba mescolata all’erica, l’isola di Mull, con il torboso e leggero, l’isola di Skye col particolare aroma marino e affumicato, e l’isola di Jura col suo amabile e piccante. Speyside è ritenuta il cuore della produzione di whisky scozzese; qui si producono i malti puri più facili e immediati.

Sulla piccola Isola di Islay ci sono ben otto distillerie attive. Il terreno di quest’isola è costituito quasi interamente da torba che, utilizzata durante la fase di maltaggio, dà un sapore inconfondibile di fumo e di alghe. I whisky di Islay sono considerati intensi all’olfatto ed al palato, hanno corpo pieno, intenso, con forti sentori di torba. Sono descritti come “alito di mare”, con punte di fumo e iodio, sono fenolici e medicinali.

Campbeltown
Su una penisola a sud ovest della Scozia, è situata la città di Campbeltown, in passato i suoi Single Malt riprendevano la corposità degli Islay, con le loro influenze marine e con un sapore agro-dolce; venivano tradizionalmente considerati whisky “virili”. Dagli iniziali 32 attualmente ne rimangono in attività solo 3.

Lowlands
In queste zone si producono whisky con la morbida dolcezza del malto e il fruttato del lievito, con note decisamente secche e una qualità discretamente volatile ed alcolica. Sono considerati fra i più leggeri e indicati come whisky da introduzione o da aperitivo

Come si distilla uno scotch whisky

Fase 1 – macerazione (maltaggio)

Il processo del maltaggio consiste nell'inumidire l'orzo per favorirne la macerazione. Dopo che l'orzo è rimasto a macerare il tempo dovuto, si procede con la germinazione, un processo durante il quale l'orzo "respira" e assorbe ossigeno emettendo anidride carbonica e generando al contempo una considerevole quantità di calore. La germinazione deve svilupparsi all'interno del chicco ed essere bloccata prima della fuoriuscita della nuova pianta. Durante la fase di germinazione l'orzo si trasforma in "malto verde" ed è pronto per l'essiccazione. Nei forni da essiccazione viene steso il malto verde e il fumo che sale dal fuoco di torba acceso tre o quattro metri più in basso, provvede ad asciugarlo. La torba, bruciando, produce un fumo greve, grasso, pungente e penetrante che è di primaria importanza in quanto conferisce al malto un aroma speciale che è poi quello che si trasmette alla fine al whisky. Al termine di questi processi il malto esce secco, croccante, friabile, aromatico e assai diverso come struttura e profumo dall'orzo da cui è stato ricavato.

Fase 2 - Infusione

Durante questa fase il malto essiccato, ottenuto dalla fase di maltaggio, viene macinato grossolanamente in un mulino e miscelato con acqua calda in un recipiente.

Dal recipiente di macerazione il malto viene estratto tre o quattro volte, ogni volta a una temperatura diversa. Il liquido rimanente è il mosto di malto: il wort. Il mosto così ottenuto è una cosa molto diversa dal pastone formatosi all'inizio della mescolatura di malto con acqua calda: ora è infatti un liquido semitrasparente, non ancora alcolico, dall’odore dolciastro. Questa mescolatura con acqua calda ha favorito il completamento della conversione della destrina in maltosio; ovvero l'amido solubile dell'orzo maltato si è convertito in un liquido zuccherino, chiamato appunto mosto.

Fase 3 - Fermentazione

Il mosto viene ora fatto passare in un refrigerante e portato ad una temperatura di circa 20 °C. Qui assieme al mosto viene pompato del lievito ed ha subito inizio la fermentazione. I lieviti fermentano il maltosio presente nel mosto trasformando lo zucchero in alcol etilico ed anidride carbonica.
Il risultato della fermentazione è un liquido chiaro, il wash, costituito da acqua, lievito, residui non fermentabili, sottoprodotti della fermentazione e un po' più del 6% di alcol. Il wash, come la birra, è così un liquido fermentato ma non distillato.

Fase 4 – Distillazione

La distillazione consiste nel convertire un liquido in vapore e quindi far condensare quest'ultimo in modo da avere di nuovo un liquido. Per distillare il whisky scozzese solitamente si effettuano due distillazioni, ma alcune distillerie, per rendere il proprio whisky particolarmente leggero e delicato ne effettuano tre.

Il primo alambicco
Il mosto di malto fermentato viene versato all’interno del primo alambicco e viene così riscaldato fino a farlo evaporare. Il vapore passa attraverso una serpentina, dove la bassa temperatura fa di nuovo condensare in liquido. Lo scopo della prima distillazione è di separare la maggior quantità di alcol possibile, unitamente ad altri elementi lasciando nell'alambicco la maggior parte dell'acqua. Poiché l'alcool evapora ad una temperatura inferiore ai 100 °C la temperatura del liquido è mantenuta ad una temperatura prossima ai 78 °C che è la temperatura di ebollizione dell'alcol etilico, in questo modo è massima la quantità di etanolo rispetto a quella dell'acqua nel vapore di distillazione. Il distillato così prodotto è ridotto in quantità al solo 25% del fermentato originale e la gradazione alcolica, ha raggiunto i 22-24 %vol.
Il risultato di questa prima distillazione contiene anche alcoli diversi dall'etanolo come l’alcol metilico; così il distillato passa ad un secondo alambicco dove avverrà la seconda distillazione.

Il secondo alambicco
Il liquido proveniente dal primo alambicco viene di nuovo scaldato e viene scartata la parte di distillato formata da sostanze che hanno il punto di evaporazione diversa a quello dell'alcool etilico, tra cui l’alcol metilico è scartato nella prima parte, chiamata Testa, prima che la temperatura raggiungesse i 78,4 °C. Tra 79-94 °C si raccogliere il Cuore: l'acquavite che contiene principalmente alcool etilico ed alcuni elementi essenziali.
Infine, quando la temperatura supera i 95 °C, evaporano gli alcoli superiori, i più pesanti, unitamente ad aldeidi ed esteri grevi e la Coda viene altrettanto scartata.
Il risultato, il cuore, è un'acquavite perfettamente trasparente, cristallina, con una gradazione alcolica pari a 70%vol ed una quantità che si è ridotta ad un terzo della prima distillazione.

Fase 5 – Maturazione

Il nuovo distillato prima di essere immesso nei barili viene ulteriormente diluito con la stessa acqua utilizzata per distillare per raggiungere i 64.5°.
Le botti in cui viene invecchiato lo Scotch sono di rovere americani o spagnoli.
Un barile che ha contenuto bourbon whiskey donerà al single malt, durante la sua permanenza nel barile, un colore dorato, carico di aromi e gusti dolci tipici del mais, mentre un barile spagnolo porterà ad un colore più marcato, ambrato e aromi e gusti particolarmente persistenti, ricchi e caramellati. La velocità di maturazione dipende dalle dimensioni delle botti; in genere minore è la dimensione, maggiore sarà la velocità di maturazione.
Il clima è fondamentale nella maturazione. Se avviene sulle coste o sulle isole è influenzato dal mare. Nello Speyside, nelle Highlands, ha caratteristiche acquisite dall'aria pura e ricca di aromi, mentre il clima più mite delle Lowlands contribuisce alla creazione di whisky da aromi e gusti delicati.
Durante la maturazione nei fusti di rovere non solo si ha una perdita di volume (più il clima è secco) ma anche una perdita di forza (più il locale è umido).
Mentre la prassi più corrente è quella di invecchiare il distillato nello stesso barile per tutto il periodo di invecchiamento, alcuni produttori maturano il whisky in due barili di tipo diverso.

Fase 6 - Imbottigliamento e filtratura

Prima di essere imbottigliato, il whisky viene allungato con acqua per portare la gradazione alcolica a 40 - 45 gradi. Il processo di diluizione è direttamente collegato al processo di filtratura a freddo. L'abbassamento della gradazione senza filtraggio a freddo produce infatti un distillato più torbido a causa della glicerina. Il limite di gradazione sotto il quale viene fatto filtraggio a freddo è di 46°. Il filtraggio è comunque un processo abbastanza invasivo che toglie sostanze e aromi al whisky.

Terminologia

Single malt: Appartengono a questa varietà quei whisky che sono prodotti in un'unica distilleria e con una sola qualità di malto. Sono una miscela del contenuto di diverse botti di annate differenti prodotte dalla stessa distilleria, e benché i produttori cerchino di ottenere un prodotto costante, inevitabilmente ogni distillazione porterà ad un prodotto diverso dal precedente. In genere i whisky utilizzati per questa varietà sono invecchiati tra gli 8 e 15 anni. L'indicazione dell'invecchiamento sulla bottiglia corrisponde al distillato più giovane indicato nella miscela.

Single Barrel: Il prodotto di una singola distillazione e di una singola botte non miscelato con altro prodotto della distilleria. In questo modo si rischia di ottenere gusti sensibilmente differenti fra due botti dello stesso prodotto. Questa varietà è generalmente più costosa, dato che per la sua natura viene prodotta in serie limitata e su bottiglie numerate.

Blended: Sono una miscela di diversi whisky di malto e grano provenienti da varie distillerie, in modo da ottenere un prodotto finale bilanciato sia in termini di gusto, di qualità e di costo finale.

Grain whisky: Distillato di cereali utilizzato per produrre i "blended", solo una minima parte viene imbottigliato e venduto come tale.

Vatted malt: Sono il risultato del miscelamento di malt whisky prodotti da diverse distillerie e miscelate per ottenere un gusto più morbido di un single malt. La differenza con i Blended sta nel fatto che non contengono grain whisky ma solo diversi single malt

De luxe: Con questo nome si indicano i "Blended" di qualità superiore. In genere contengono una maggior proporzione di whisky invecchiato.

Liqueur: A questa varietà appartengono quei prodotti risultanti dalla miscela di un qualche tipo di whisky con miele, erbe, frutti, spezie. I liqueur non sono quindi considerati degli scotch whisky.

Degustazione

Si consiglia di partire con un più morbido e sincero whisky delle Highlands della regione dello Speyside non troppo invecchiato, 10 o 12 anni sono più che sufficienti. Solo dopo molti bicchieri si riuscirà ad apprezzare il sapore complesso di alcuni Scotch invecchiati.

Con l’acqua fresca il sapore del whisky cambia sostanzialmente. L’acqua deve essere di sorgente, o la più neutra possibile e va bevuta prima, dopo, oppure assieme al whisky; l’acqua serve a rompere i legami chimici interni e liberare gli aromi imprigionati nel distillato. Si provi a bere un sorso di acqua fredda e tenerla sulla punta della lingua e bere di conseguenza un sorso di whisky; ciò esalta principalmente i sapori dolci e caramellati contenuti in alcuni Single e permette, soprattutto nei primi sorsi, di non rimanere “stordito” dall'alta gradazione alcolica. Si raccomanda di annusare in modo breve e ripetuto prima di ogni sorsata, ciò sensibilizza il cervello a recepire gli stimoli gustativi della lingua e del palato e permette di apprezzare a pieno tutte le sfumature e i profumi del Whisky.

Il classico bicchiere largo con ghiaccio si può utilizzare per i whisky Americani o i Blended commerciali. Il ghiaccio non va utilizzato dato che chiude gli aromi e solitamente è fatto con l’acqua del rubinetto che, sciogliendosi fa danni. Il vero bicchiere da scotch deve essere a tulipano, col gambo corto, della capacità di un terzo di pinta chiamato in Scozia “pony” o “drum”. Deve essere ovviamente trasparente, per poter leggere attentamente il colore del whisky e le occhiate sul bordo (indice di oleosità e quindi di corposità). Alcuni intenditori tra una sorsata a l’altra coprono il bicchiere con pezzi di carta perché il sapore del whisky cambia infatti se esposto all’aria.

Il cioccolato amaro o il formaggio duro (non troppo saporito) ripulisce il palato dai sapori fuorvianti della cena o dall’assaggio di un altro whisky.

Infine, se ci si vuole costruire una piccola collezione si può iniziare acquistando sei Pure Malt esemplificativi di tutta la produzione scozzese: Cragganmore dello Speyside, Talisker dell’isola di Skye, Oban delle Highlands occidentali, Dalwhinnie delle Highlands, Glenkinchie delle Lowlands e il Lagavulin di Islay.

Perdonatemi la rielaborazione di Wikipedia ma riassume abbastanza been l'argomento.

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